
Marie Claire Maison Italia
Aprile/ Maggio 2025Un giornale da abitare. Uno stile da vivere. MC Maison è il magazine internazionale che racconta le case come un riflesso dello spirito creativo delle persone che le vivono. Ma non solo.. E’ un universo “caldo” in cui convivono lifestyle, design e charme, raccontati con eleganza e semplicità.
WELCOME
«Pur non così temerario da pensare di capire il nocciolo della creatività sono curioso di spiarla quanto più è possibile»Paul Klee Diamo il benvenuto ai lettori con una un’opera dell’artista Paul Klee del 1935. Uno scenario che stimola l’immaginazione e i sensi. La combinazione di forme geometriche e organiche insieme, tessono una complessa rete di luci e ombre. Un invito a scoprire i tanti aspetti della creatività.…
Editoriale
In primavera sbocciano con sfrontata bellezza i segni della continua crescita e trasformazione che governano la Natura. La stessa forza innovatrice dovrebbe muovere il nostro essere nel mondo per esplorare nuove possibilità e ridefinire il nostro modo di vivere e abitare. Oggi guardare al futuro significa non solo immaginare nuovi stili di vita, ma farlo in maniera sostenibile, con materiali, processi e idee che rispettano l’ambiente e migliorano la qualità della nostra quotidianità. Il design, in questa ricerca continua, diventa punto d’incontro tra creatività e funzionalità, tra estetica e responsabilità, coinvolgendo il pubblico in esperienze visive e spaziali inaspettate, capaci di stimolare i sensi e la curiosità. Aprile è il mese del design. Il Salone Internazionale del Mobile di Milano va in scena dall’8 al 13 aprile e attira in…
I NOSTRI COLLABORATORI
PORZIA BERGAMASCO Giornalista professionista, con formazione umanista, specializzata in design e architettura. Osservandole come discipline in grado di incrociare la lettura della società, del tempo e dello spazio, al pari della letteratura. Allarga la sua attività di freelance per le maggiori testate del settore alla docenza, curando il corso di Estetica allo IED di Milano. Collabora stabilmente con il SaloneSatellite/Salone del Mobile.Milano, per mantenere vivo lo sguardo sulle tendenze emergenti delle giovani leve del design. Cura mostre unendo i punti fra presente e passato della storia della progettazione. GIUSEPPE BARBERA (Palermo, 1948) è stato professore ordinario di Colture arboree all’Università di Palermo. Ha curato per il FAI il recupero del giardino della Kolymbethra nella Valle dei Templi e di Donnafugata a Pantelleria. Fa parte del Consiglio Scientifico dell’Osservatorio nazionale del…
STUPOR MUNDI
Sono convinti che il mondo sia una grande mostra, se solo ci si concedesse il tempo di starla a guardare. Ed è dal 2007 che fanno di tutto per dimostrarlo. È quello l’anno in cui gli olandesi Lonneke Gordijn e Ralph Nauta, dopo la laurea presso la Design Academy di Eindhoven, hanno fondato lo Studio Drift. Con una serie di obiettivi ben precisi: rendere manifesti i fenomeni e le proprietà nascoste della natura attraverso l'uso della tecnologia, imparare dai meccanismi reconditi della Terra e tornare ad ascoltarla. Per farlo hanno ambientato i loro lavori al di fuori dei confini troppo ristretti di una galleria o di un museo, costringendoli ad interferire con la sfera pubblica e con le sue architetture. Per sintonizzare sulla stessa frequenza spazio e natura, incantando l’audience…
LA VERITÀ DEI MATERIALI
Christophe Delcourt è un designer che esprime la capacità di disegnare pezzi che sembrano sculture. Quale è stato il tuo percorso e il tuo background? Non ho imparato a fare il designer, lo sono diventato. È seguendo corsi di teatro al Cours Florent che mi sono appassionato alla scenografia: il modo in cui un oggetto esiste e si inserisce nello spazio, come acquisisce un senso in quel contesto. In definitiva, sono partito dall’estetica per arrivare alla funzione. Ho imparato il mestiere di designer attraverso l’esperienza e, in gran parte, grazie agli altri, a cominciare dagli artigiani da cui ho appreso il lavoro sulla materia. Le tue forme sono archetipiche, serene, concluse, appagate. Sembrano sempre esistite. Come le progetti? Quello che mi interessa è il volume, le tre dimensioni di un…
IL SAPER FARE È NELLE NOSTRE MANI
Ha una sensibilità particolare Federica Biasi e una curiosità che la spinge a esplorare nuovi orizzonti, nel product design, così come nel collectible. Appassionata di artigianato, viaggi e fotografia, coniuga il design industriale con la tradizione e la manifattura di culture differenti arrivando a un risultato sempre essenziale. La dimensione artigianale nei suoi progetti non si perde, ma diventa parte del processo e del prodotto finale, dove è presente una matericità molto forte, una percezione tattile. “Studio Antropologia cercando di capire cosa abbiamo realizzato, perché lo abbiamo fatto in un certo modo e cosa possiamo fare ancora”, racconta Federica, ritenendo che il mondo dell’arredo non sia affatto agli antipodi con quello dell’artigianato: “il saper fare è nelle nostre mani e l’artigianato non può andare perso: è parte della nostra storia”,…