
Focus Italia
Aprile 2025Focus approfondisce temi di grande attualità: scienza e natura, tecnologia e comportamento, cultura e misteri, medicina ed economia, storia ed ecologia, innovazione. Soddisfa la curiosità dei suoi fedeli lettori suscitando emozione e interesse anche attraverso immagini spettacolari ed esclusive. Si avvale di scienziati, ricercatori, tecnici ed esperti di fama mondiale. Lo stile chiaro e diretto permette di raggiungere tutti e di far conoscere il mondo in modo divertente e sempre più coinvolgente. Focus stimola la tua voglia di sapere e soddisfa anche le curiosità che non sapevi di avere!
Vicini di casa smart
Vi è mai capitato di rimanere bloccati in ascensore? A me è successo qualche settimana fa, proprio mentre stavamo ultimando la preparazione di questo numero. Per fortuna, tutto si è risolto nel giro di un’ora. Tuttavia, quei minuti di attesa mi hanno fatto riflettere sulla nostra dipendenza dalla tecnologia e sulla sua intrinseca fragilità. Ironia della sorte, proprio in questo numero esploriamo il futuro dell’abitare. Trascorriamo circa il 90% del nostro tempo in spazi chiusi, e una casa smart offre indubbi vantaggi, tra cui – per esempio – evitare di rimanere bloccati in ascensore. Ma la tecnologia, per quanto avanzata, non può sostituire il valore delle relazioni umane. Lo sottolinea anche Elena Meli nel suo articolo sul vivere in condominio (pag. 44): il rapporto con i vicini resta un elemento…
La vie en rose
Come la quiete dopo la tempesta, un manto rosa ricopre questo paesaggio di colline dello Yukon, in Canada. Si tratta della fioritura del camenerio o epilobio a foglie strette (Chamaenerion angustifolium), pianta erbacea alta fino a 2 metri che ricolonizza i terreni dopo gli incendi. Nel rosa, non a caso, si vedono spuntare tronchi carbonizzati dal fuoco. Questo paesaggio è stato fotografato da Aziel Keith Sales (@wanderer_keith) ed è tra le foto finaliste dell’International Garden Photographer of the Year Competition 18, concorso dedicato alle immagini di giardini, fiori e natura. Dopo l’incendio. «Ho scattato la foto con un drone a luglio, nel 2024. Dopo aver passato il confine dall’Alaska (Usa) allo Yukon, in Canada, sono stato colpito dalla fioritura del camenerio accanto alla strada. Allora ho fatto alzare il drone…
Antichi europei dalla pelle scura
Fino ad almeno tremila anni fa, la maggior parte degli europei aveva la pelle scura. Lo indica uno studio dell’Università di Ferrara. «Abbiamo riesaminato il Dna estratto dalle ossa di 348 persone vissute in Europa, tra 45.000 e 1.700 anni fa, applicando i metodi forensi che permettono di stimare il colore di pelle, occhi e capelli da tracce biologiche», spiega Silvia Ghirotto, docente di genetica all’Università di Ferrara, coordinatrice della ricerca. Per una parte dei campioni, è stata stimata la pigmentazione: la tabella sopra indica quante persone (nelle varie società, con diverse datazioni a seconda delle zone) avevano la pelle scura (come l’uomo di Cheddar, a destra, vissuto circa 10.000 anni fa in Inghilterra), intermedia o molto chiara. Chiari. «Pensavamo che le popolazioni arrivate in Europa dall’Africa, con pelle scura,…
Il nuovo nonno degli uccelli?
Il primo uccello noto è considerato l’Archaeopteryx, vissuto circa 150 milioni di anni fa e scoperto nel 1861. Ma la sua posizione nell’albero evolutivo aviario è dibattuta e sono apparsi altri “pretendenti” al titolo. Come il suo contemporaneo Baminornis zhenghensis, il cui fossile è stato scoperto in Cina nel 2023 in rocce risalenti a 149 milioni di anni fa. Giurassico. Secondo gli scienziati cinesi che lo hanno analizzato, pubblicando ora uno studio su Nature, il piccolo animale (sotto) è candidato a essere il più antico “vero” uccello, apparso nel Giurassico. Gli uccelli si sono evoluti a partire dai teropodi, dinosauri di cui facevano parte T. rex e Velociraptor. La posizione di Archaeopteryx nella transizione dinosauro-uccello è dibattuta perché, pur avendo ali piumate e volando almeno a tratti, aveva caratteristiche da…
Niente declino della corrente atlantica: è stabile
La Circolazione termoalina del Nord Atlantico (Amoc) non si sta indebolendo. La corrente atlantica che trasporta calore, umidità e nutrienti dal Golfo del Messico fino al Nord Europa sembra stabile, ed è un’ottima notizia perché un suo declino o collasso porterebbe al gelo il Vecchio continente. Scambio di calore. Lo hanno scoperto gli scienziati dell’Istituto Oceanografico di Woods Hole (Usa) misurando (a lato, uno strumento) i flussi di calore aria-mare, ovvero lo scambio di calore dall’oceano all’atmosfera negli ultimi 60 anni. Quando l’Amoc è più forte, più calore viene rilasciato dall’oceano all’atmosfera sopra l’Atlantico Settentrionale (v. mappa). Studi precedenti avevano dedotto un indebolimento dell’Amoc (v. Focus n° 387) esaminando l’andamento della temperatura superficiale del mare: ma questi dati non ricostruivano con accuratezza il comportamento della corrente. I flussi di calore…
Le dinamiche vorticose delle folle
Le grandi folle, come quelle che si radunano per un concerto o per un comizio, possono diventare un grave pericolo per i partecipanti, perché a volte si innescano movimenti di massa che comprimono le persone fino a soffocarle. Densità critica. Uno studio del Cnrs francese e dell’Università di Wuppertal in Germania ha affrontato la questione monitorando una folla di circa 5mila persone in quattro occasioni, nel festival di San Firmino a Pamplona (nella foto), in Spagna. Per mezzo di telecamere e modelli matematici, i ricercatori hanno osservato che, quando la densità superava il valore critico di 9 persone per metro quadrato, si formavano sacche di centinaia di persone che si muovevano vorticosamente come un fluido, con oscillazioni di circa 18 secondi.…